Si sa, con l’arrivo della bella stagione, le temperature che si alzano e, perché no, una lieve brezza che ci protegga dalle calure eccessive, la voglia di passare sempre più tempo all’aria aperta torna a farsi sentire. Con lei, tuttavia, ritornano anche i fastidiosissimi moscerini, mosche, zanzare… e chi più ne ha ne metta!
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Come è noto, date le loro zone di origine, le belle ed affascinanti piante carnivore necessitano di condizioni ambientali particolari (e differenziate a seconda della tipologia di pianta) per vivere in salute. La coltivazione delle piante carnivore in casa, pertanto, non è così semplice come può sembrare. Innanzitutto, fattore comune alla maggior parte di queste piante, e sicuramente a quelle che più si adattano alla vita in appartamento, è la necessità di un ambiente costantemente umido e la non esposizione ai raggi diretti del sole.

Come abbiamo già detto nell’articolo “Cosa mangiano davvero le piante carnivore?”, attorno a questa tipologia di piante sono stati tramandati, nel tempo, miti e leggende in grado di renderle degne protagoniste degli incubi peggiori. Piante dalla grandezza spropositata, dotate di enormi trappole e tentacoli in grado di catturare qualunque forma vivente passi nei loro dintorni… insomma, chi non tremerebbe dalla paura.